E’ un’altra storia di maternità vissuta malissimo, a distruggere lo stereotipo della madre felice e contenta, protagonista di una fiaba che corrisponde ad una bugia. Non sempre è così ma a volte lo è. Chiudere gli occhi di fronte a questo, per paura, per evitare di fare emergere mostri sopiti, per evitare di guardare negli occhi donne straordinariamente vere, umane, che riescono a parlare di se’ anche quando si sentono avvolte da un velo di profonda solitudine, è sbagliato. C’è chi non immagina neppure quanto sia grande la solitudine della maternità che a tutti i costi deve essere vissuta in modo perfetto. E invece non c’è niente di perfetto e da che mondo è mondo, così come raccontano amici e amiche, le donne hanno tentato di esorcizzare il rifiuto del bambino appena nato perfino con le ninne nanne.
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povero figlio!!!
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