Ciao,
dopo sei mesi posso tirare un punto sulla reperibilità al lavoro. Soprattutto dal lato della gestione dell’ansia e dell’insicurezza. Devo ammettere che ho detto si, come al solito, non perché convinto fosse un’opportunità per fare esperienza e crescere come professionista e come persona, ma perché ho avuto paura delle conseguenze nel dire di no. Di questi sei mesi però ho imparato a continuare nelle attività extra-lavorative non preoccupandomi troppo nel sapere che avrebbero potuto chiamarmi. La mia vita lontano da un pc non è così intensa quindi non è cambiata molto. Le attività le ho fatte senza troppo preoccupazione. Quello che mi da fastidio è il solito discorso soldi per tempo che trovo senza senso in questo contesto.
Luca